Le parole chiave della scuola per "competenze"

Molte Istituzioni Scolastiche negli ultimi anni scolastici sono state impegnate nell’elaborazione del Curricolo d’Istituto e le scuole secondarie di secondo grado anche nella progettazione dell’alternanza scuola mondo del lavoro.

Sono strumenti preziosi che sono parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa. Espressione, con la progettualità necessaria, sia della libertà d’insegnamento di ciascun docente, sia della condivisione del progetto formativo che nasce in seno al Collegio dei docenti e che orienta il lavoro quotidiano all’interno dei gruppi classe.

Iniziamo subito col precisare che non esistono le “competenze”, ma solo “persone competenti”.

Uomini e donne che in autonomia e responsabilità, nelle diverse situazioni di vita e nei diversi ambienti, situazioni e relazioni, utilizzano le risorse che possiedono, in particolare le informazioni e le abilità, che hanno acquisito nel percorso scolastico (educazione formale), nelle esperienze di partecipazione ad eventi culturali o solidaristici (educazione non formale), nella vita di tutti i giorni con gli apprendimenti che nascono dagli accadimenti quotidiani (educazione informale). Le parole chiave della scuola delle competenze sono: il curricolo verticale, la certificazione delle competenze, unità di apprendimento, attività laboratoriale.

Il curricolo Verticale

Il fondamento giuridico del curricolo verticale d’istituto risiede nell’art. 8,9,10 dell’DPR 275/99 sull’autonomia scolastica. Negli anni ha visto maturare la scuola italiana nell’ottica della crescita culturale e sociale del Paese. L’autonomia scolastica è il grembo che genera la “scuola delle competenze”. La centralità dello studente e l’offerta di percorsi formativi orientati al successo di ciascun alunno è il cuore dell’azione didattica dell’Istituzione scolastica. Per elaborare il Curricolo Verticale le scuole hanno a disposizione tre strumenti: 1. Le “linee guida nazionali”; 2. La riflessione pedagogica sulla “didattica per competenze”: 3. L’esperienza maturata nel mondo delle professioni e del lavoro. Questi tre fattori, che si relazionano tra di loro, hanno il compito di sostenere e orientare la ricerca educativa all’interno di ciascuna istituzione scolastica per migliorare la proposta didattica.

La valutazione e la certificazione delle competenze

In educazione la valutazione precede, prevede, accompagna e segue ciascun intervento formativo e chiude i percorsi curricolari certificando le competenze acquisite. Anche nella “didattica per competenze” i momenti valutativi sono legati e accompagnano il processo di apprendimento, ma si ispirano alla valutazione autentica. Sono momenti che stimolano il miglioramento continuo degli studenti. La valutazione è legata certamente alle scelte didattiche e metodologiche condivise all’interno del Collegio dei Docenti e al tempo stesso accompagnano la visione del processo formativo ideato dall’insegnante (o dal gruppo di insegnanti). Non solo. Anche gli alunni e le famiglie hanno il diritto di ottenere valutazioni trasparenti e tempestive. Il cerchio non si chiude qui, perché la “valutazione” interessa anche l’istituto focalizza l’attenzione sia nei termini di un’autoanalisi dei risultati ottenuti e più in generale della proposta formativa, sia con le prove INVALSI delle competenze acquisite dagli alunni in ogni singolo istituto. Entrambe le valutazioni aiutano ciascuna scuola a divenire sempre più competente.

Le Unità di Apprendimento

L’attività formativa nella scuola dell’autonomia si sviluppa attorno a progetti specifici che danno forma ai percorsi didattici. L’ Unità di apprendimento non è solo un “form” condiviso dai docenti che permette l’articolazione nel tempo dell’attività didattica e formativa centrata sulle competenze dell’alunno. Tiene conto dell’unitarietà del sapere e non si limita – nell’articolazione – alla pura trasmissione delle conoscenze o delle singole abilità disciplinari, ma tende alla formazione dell’alunno sviluppando in ciascuno competenze disciplinari e trasversali specifiche facendo leva sulle attività laboratoriali per la maturazione degli alunni.

Il Laboratorio

È una metodologia che prevede il coinvolgimento degli studenti all’interno di piccoli gruppi che esplorano concretamente, attraverso specifiche modalità organizzative e progettuali, i sistemi simbolico – culturali di ogni disciplina e non solo creano sintesi concettuali e prodotti. L’attività laboratoriale intende sostenere percorsi significativi, agganciati al vissuto, alle conoscenze e abilità dello studente e la finalità ultima è il confronto all’interno di compiti reali. Il laboratorio da senso concreto e fa mettere i piedi per terra alle unità di apprendimento favorendo la scoperta dell’unità e della complessità del reale. Nel laboratorio gli studenti si relazionano e collaborano.